Colture Dimenticate del Cilento

Con colture dimenticate o antiche si intendono tutte quelle colture erbacee o arboree destinate all’alimentazione umana escluse dal processo di selezione delle cultivar, cioè delle varietà di piante coltivate, o perse durante tale processo occorso negli ultimi sessant’anni. Le produzioni intensive e su larga scala hanno portato alla perdita di queste varietà. Riconoscere e promuovere le antiche cultivar è un modo per preservare la biodiversità e restaurare un legame profondo con il territorio. Le esploreremo insieme nelle 7 comunità emblematiche del Mediterraneo! 

Lo sapevi che…. in Cilento sono state ritrovate ben 139 varietà di pero, 134 di mele, 65 di fichi, 42 vitigni, 27 di ciliegie e 23 di pruni di colture dimenticate?

Di particolare rilievo è la Pera Lardara: si tratta di un ecotipo diffuso nei territori di Sassano e Monte San Giacomo (Salerno) nella fascia collinare e submontana della Campania. Questa varietà di pera veniva servita assieme a dei peperoni sotto aceto ed era la pietanza che iniziava il pranzo natalizio. E’ un frutto antichissimo, sporadicamente ancora coltivato, viene studiato da Nicola Di Novella, direttore del Museo Vivente della Valle delle 39 Orchidee e delle Antiche Coltivazioni di Sassano (http://orchidee.comune.sassano.sa.it) al quale si deve la maggior parte delle informazioni assieme al  Parco Nazionale del Cilento, che svolge l’attività di osservatorio per frutti antichi in questa regione.

“Territorio è una parola svuotata del suo significato: il territorio bisogna trovarlo nella produzione agricola. [..] Anche per questo oggi è importante parlare di un concetto del paesaggio degli ingredienti”

  • Riccardo Di Novella, Valle delle Orchidee

→ Per approfondire clicca qui: https://www.isprambiente.gov.it/contentfiles/00007700/7723-frutti-dimenticati-n.-1-quad-nat.pdf